Compilare un curriculum: ecco come fare

Siete arrivati al termine del vostro percorso universitario e avete l’esigenza di capire nel dettaglio come compilare un curriculum in maniera che possa essere sottoposto in maniera efficace ai reparti di risorse umane delle aziende? In questo articolo lo staff della Università online Niccolò Cusano di Lecce ha intenzione di fornire tutte le specifiche su come si scrive un curriculum.
come si scrive un curriculum
Infatti, è dimostrato da alcuni studi condotti dallo staff della Unicusano di Lecce che i recruiters aziendali si basano per il 95% sulle informazioni contenute nel curriculum, per decidere o meno se contattare il candidato per un colloquio conoscitivo. Solo dopo – ammettono i selezionatori – fanno un secondo screening sui canali social indicati (LinkedIn, Twitter e Facebook in primis).

Ovviamente – a causa di questo – tutte le informazioni riportate nel cv  devono necessariamente essere corrette e non deve esserci spazio per indicazioni fasulle, non verificabili o incomplete. Sembrerebbe banale, ma non lo è affatto. Infatti, molti studenti tendono per inesperienza a “gonfiare” il curriculum, cercando così di renderlo più appetibile.

Nulla di più sbagliato: in questo articolo, per cercare di evitare questo comportamento, lo staff della Unicusano cercherà di dare anche dei semplici consigli per rendere “cool” il curriculum vitae anche in presenza di poche esperienze accattivanti.

Ma andiamo con ordine e vediamo quale deve essere la struttura del cv che deve essere pedissequamente seguita per renderlo comprensibile ed efficace e guadagnarvi la possibilità di accedere ad un colloquio conoscitivo durante il quale potrete sfoderare le vostre armi!

Come fare un cv: ecco la struttura da seguire

La struttura del curriculum vitae, dunque, deve essere la seguente:

Informazioni di contatto

Come fare un cvPrima cosa, ovvia, è scrivere nel curriculum il proprio nome e cognome, l’età e la data di nascita, l’indirizzo di residenza e di domicilio (se diverso dalla residenza) e i dati di contatto.

Questi ultimi (nel dettaglio numero di telefono cellulare e indirizzo email) devono essere sempre aggiornati e tenuti sotto controllo: un selezionatore proverà a chiamarvi una, due volte, ma in mancanza di una risposta non esiterà a passare oltre. Un ulteriore consiglio: ricordate sempre di chiedere al recruiter un promemoria via email così che abbiate nero su bianco orario dell’appuntamento per il colloquio e l’indirizzo della sede dove questo si svolgerà.

Insieme alla informazioni di contatto va allegata al curriculum una fotografia: rigorosamente in formato fototessera e scattata in atteggiamenti professionali. Niente bicchieri di birra in mano né indossando un bikini!

Infine, in questa sezione possono essere inserite informazioni aggiuntive (pertinenti e che devono essere subito sott’occhio) come il numero della partita IVA o l’iscrizione a qualche albo professionale.

Esperienze formative

In questa sezione, che viene subito dopo le informazioni personali, vanno inserite tutti gli step formativi in ordine decrescente (dal più recente al più datato). Via libera, dunque, a master, corsi universitari e scuola superiore frequentata.

Buona norma, per master e università, inserire anche le materie principali e il titolo della tesi di laurea svolta, seguiti dalla valutazione conclusiva ricevuta il giorno della proclamazione. In alcuni casi, infatti, il voto di laurea conta ed è bene riportarlo così da evitare fraintendimenti.

Esperienze lavorative

In questa sezione vanno inserite tutte le precedenti esperienze di lavoro, sempre in ordine decrescente. Per ognuna è bene indicare la data di inizio e di fine, il nome del datore di lavoro, la tipologia di contratto e le mansioni svolte.

Come vedremo nel dettaglio successivamente, è importante che vengano riportate esperienze in linea con la mansione per cui ci si sta candidando: in uno studio legale non interesserà del volontariato presso il canile, verrà invece valutata positivamente l’esperienza di stage presso qualche studio professionale.

Inoltre, proprio per questo motivo, le sezioni dedicate alle informazioni riferite alla formazione e le esperienze lavorative possono essere invertite.

Competenze personali

Poi, c’è una sezione del curriculum che deve essere utilizzata per inserire le proprie conoscenze linguistiche (lingue conosciute e livello di comprensione scritta ed orale), le competenze comunicative, quelle gestionali, quelle professionali e quelle informatiche.

Sono sezioni in cui è possibile parlare un po’ di più di se stessi anche in riferimento ad esperienze passate. È bene comunque mantenere un linguaggio in più conciso possibile con l’utilizzo di una terminologia appropriata.

È possibile anche utilizzare elenchi puntati che spieghino meglio le proprie competenze, soprattutto quando si accenna alle competenze informatiche riferite a programmi, linguaggi di programmazione e software utilizzati. Non abbiate paura ad essere precisi e a utilizzare un linguaggio tecnico: se questo corrisponde alle proprie conoscenze e alle aspettative dell’azienda sarà di sicuro apprezzato.

Come redigere il curriculum senza mentire: ecco come renderlo appetibile

Torniamo, infine, a ciò che dicevamo in apertura di questo articolo: le informaizoni contenute nel curriculum vitae devono essere reali, verificabili e affidabili. In prima battuta perché, nel corso di un colloquio conoscitivo, un selezionatore esperto sarà capace di “smascherare” eventuali diciture contenute nel cv che non lo convincono; poi perché è sempre meglio cercare di apparire umili piuttosto che bugiardi.

Senza contare il fatto che mentire (ed essere scoperti) servirebbe soltanto ad essere esclusi dalle selezioni per quanto riguarda  la posizione per cui si era inviato il curriculum.

Ma come fare per risultare comunque appetibili?

Per prima cosa è opportuno cercare di presentarsi in maniera chiara e professionale, redigendo il curriculum in maniera corretta  e precisa. In questo caso, come detto, è bene scegliere sempre di presentare il modello di curriculum europeo Europass che potrà essere velocemente compreso da tutti i selezionatori (abituati alla sua struttura sintetica e concisa).

Poi, è bene accompagnare il curriculum con una lettera di presentazione. Qui (sempre che siano evitati i terribili copia-incolla) sarà possibile presentarsi, appunto, in maniera più personale evidenziando i propri skills ma soprattutto le reali motivazioni che hanno portato all’invio del curriculum. Inoltre si potranno spendere due parole sulla condivisione della “mission” aziendale e della sua filosofia, in linea con le proprie aspettative e i propri auspici lavorativi per il futuro.

Infine, è sempre buona norma redigere per ogni candidatura un curriculum ad hoc che punti sulle competenze in linea con quanto richiesto dall’azienda. Ad esempio, se si è fatta una tesi inerente alla posizione lavorativa che si vorrebbe ricoprire sarà possibile riportare questa come la prima informazione all’interno della sezione “esperienze formative”, mettendo in secondo piano esperienze lavorative non inerenti.

Al contrario, se alcuni lavoretti che si sono svolti nel corso del periodo universitario sono in linea con la posizione è opportuno valorizzarli mettendoli in risalto nell’apposita sezione del cv. Ad esempio, se si cerca lavoro in asili o comunità infantili, va bene evidenziare anche esperienze lavorative del passato come l’esser stati baby sitter o volontari presso qualche comunità.

In conclusione, non dimenticate di includere una foto (formato fototessera in abiti professionali) ed eventuali referenze.

Insomma, ricordate che il curriculum vitae è davvero uno strumento nelle vostre mani che – oltre ad essere un ottimo biglietto da visita – diventerà anche la vostra presentazione ufficiale e il vostro personale modo di essere notati.

Avete trovato utili i nostri consigli? Non vi resta che scaricare l’Europass ed iniziarlo a compilare. Per avere un ulteriore aiuto, non esitate a chiedere consiglio al vostro tutor universitario: un professionista che saprà accompagnarvi anche alla reale conclusione del vostro percorso di studi, verso la conquista di un lavoro.

Non ci resta che augurarvi, buona fortuna e… buon lavoro!


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