Come affrontare il cambiamento (con positività) in 5 passi
Imparare come affrontare il cambiamento è importante. La vita è continua trasformazione e saper essere flessibili e resilienti è diventata la vera sfida del secolo. Il ritmo quotidiano, le responsabilità grandi e piccole, l’apparente ampliamento delle scelte e i turbamenti interiori sempre più grandi scorrono paralleli e si intersecano. Come possiamo affrontare tutto questo senza perdere la calma e la ragione? La psicologia viene in aiuto dell’individuo da sempre, studiando e offrendo sostegno nei percorsi di cambiamento. Impariamo a prima di tutto a chiedere aiuto quando comprendiamo che non possediamo le forze per gestire certe fasi della nostra vita da soli, aiuto a ritrovarci, a accettarci e riniziare.
Abituarsi al cambiamento: una buona abitudine
Nella vita non possiamo controllare tutto. Lo si capisce veramente presto o tardi. Gli imprevisti, quelli grandi e grossi, come lutti, trasferimenti, rotture di relazioni importanti e licenziamenti possono essere improvvisi e fulminanti. Sono difficili da accettare. Sembrerà strano ammetterlo, ma anche abituarsi al cambiamento positivo è difficile, ad esempio quando arriva un figlio, quando si inizia un nuovo percorso professionale o si incontra una persona che fa di nuovo battere il cuore. In questo articolo vogliamo fornire suggerimenti utili per affrontare al meglio questi momenti, tirando fuori le capacità della nostra mente di vivere al meglio. Per accompagnarti in questo percorso abbiamo stilato una lista di cinque strategie da applicare:
- La preparazione
- L’accettazione
- L’autoconsapevolezza
- La condivisione
- L’azione
Cinque strategie o strumenti da utilizzare tutti insieme o uno alla volta. Modalità per rispondere allo stress che può provocare vedere la propria vita cambiare forma e destinazione.
Prepararsi al cambiamento
Quando un cambiamento viene annunciato o si può prevedere può essere importante dedicare del tempo per prepararsi a riceverlo. Predisporsi dal punto di vista psicologico aiuta a immaginare quali saranno i possibili scenari e a conoscere meglio cosa ti aspetta. Se hai ricevuto notizia di un trasferimento puoi raccogliere informazioni sulla città in cui andrai a vivere. Oppure puoi iniziare a studiare il programma del corso di laurea se hai intenzione di iscriverti all’università e sai che questa novità ti suscita emozioni contrastanti.
La psicologia ha scoperto che un buon piano di azione e dei progetti anche a breve termine possono aiutare moltissimo le persone a trovare una direzione da perseguire e di conseguenza a non vivere la confusione di un nuovo assetto di vita. Come un faro che da lontano richiama la nave verso il porto, così la preparazione al cambiamento conduce verso mete e rotte sicure, nate dalla volontà dell’individuo di assecondare i suoi valori e bisogni.
L’accettazione del cambiamento
La depressione da cambiamento esiste, è un disturbo che colpisce molte persone che in un momento di crisi e di passaggio vivono questa forte condizione di disagio. In Italia la depressione e tutti i disturbi psicologici sono ancora stigmatizzati e letti con pregiudizio dalla maggior parte delle persone. Per questo è importante, anche tramite questo articolo, che tutti coloro che vivono immersi in questa dimensione sappiano che c’è una soluzione. La prima cosa che si deve accettare è che non possediamo il controllo totale della vita, ma che possiamo avere un buon controllo del nostro atteggiamento mentale e delle azioni. Questo è già sufficiente a farci trovare la motivazione per allenare quella capacità di controllo e renderla più efficiente. La prima volta che si vive un brutto momento di cambiamento, con tutti gli annessi e connessi del caso (senso di disperazione, paura, tristezza, depressione, panico, e molto altro) si ha l’impressione di rimanere schiacciati da tutta quella negatività. Si ha la certezza che non si tornerà indietro e si è convinti di aver perso tutto. Ma nonostante la presenza di pensieri ed emozioni sgradevoli piano piano la luce ritorna, si impara a riconoscere la propria capacità di scegliere che reazioni avere, quali azioni compiere, come reagire, prima partendo dalle cose piccolissime e quotidiane, poi arrivando a quelle grandi.
La consapevolezza di sé cambia tutto
Riuscire a entrare dentro sé stessi e ascoltarsi veramente è difficile, per alcuni addirittura impossibile. Ma è un percorso trasformativo, assolutamente in positivo. Non smetteremo mai di chiederci perchè in Italia andare dallo psicologo è ancora recepito come qualcosa di cui vergognarsi. Eppure la psiche siamo noi, il mondo intero e la storia intera è il risultato dell’azione ripetuta di tante menti. Se anche solo la metà di queste si dedicasse all’osservazione di sé probabilmente ci saremmo evoluti in modo diverso.
Per imparare a osservarsi non è necessario correre subito dallo psicologo. Potrebbe bastare anche prendersi dei momenti per sé stessi. Scrivere un diario è una delle possibilità più accessibili e di maggior successo quando si tratta di dialogare con la propria parte interiore. Al diario si può dire tutto e, fidati, rileggendolo anche solo qualche settimana dopo avrai modo di rivederti da altri punti di vista, di percepire cosa suscita in te quello che hai scritto. E nel corso del tempo imparerai ad essere più ricettivo anche senza tenere un diario, intercetterai con più facilità le tue emozioni e saprai gestirle. Nei momenti di passaggio, crisi e cambiamento il diario ti aiuta ad avere un modo per scaricare la mole pressante di pensieri e preoccupazioni. Un domani, quando lo rileggerai, sarai un’altra persona, rileggerlo ti farà un certo effetto.
La condivisione con gli altri
Ma un diario non basta per superare la depressione da cambiamento o semplicemente per abituarsi ai cambiamenti dell’esistenza. C’è un mondo di persone che ripetono che ognuno di noi deve trovare dentro di sé la forza per andare avanti, e se da un lato riteniamo vero questo assunto, siamo convinti allo stesso modo che avere qualcuno vicino può essere salvifico. Per diversi motivi. In primis perché se si sta vivendo un momento di passaggio difficile e anche psicologicamente impegnativo è molto più faticoso gestire gli impegni quotidiani. Nelle fasi di vita complicate e dolorose anche fare la spesa diventa un’incombenza troppo difficile da portare a termine. Chiedere aiuto riduce il peso delle responsabilità e serve ad alleggerire il carico nel momento del bisogno. Ma c’è un altro motivo, forse anche più importante. Gli altri possono ascoltarci, parlarci, consolarci, e quando troviamo qualcuno che riesce a farlo è bellissimo. Prova a pensare a quelle persone la cui compagnia sai che ti fa bene, anche solo per distrarti dal chiacchiericcio mentale che in questo momento di assale. Vai da loro, anche solo per un caffè, prendi del tempo per stare con qualcuno che si prenda cura di te.
Agire e reagire al cambiamento
Fare qualcosa è importante, ma cosa? All’inizio, nel momento stesso del cambiamento è meglio non fare niente. Fai spazio a quello che accade dentro e fuori di te. Se proprio vuoi fare qualcosa al massimo prova a fare meditazione, rilassamento o qualsiasi altra attività collegata al benessere psicofisico. In un secondo momento potrai invece agire per ripristinare nella tua vita quello che il cambiamento ha stravolto. Concentrati sulle cose per te importanti, sui tuoi valori. Quello che tu sei come persona può cambiare, ancora una volta, per sempre, ma tu resterai integro, non temere. Allora guarda al tuo presente e sappi che ti chiede adesso di accogliere un futuro radioso. Abituarsi al cambiamento non sarà mai semplice, ma può essere davvero l’esperienza che precede tutto ciò che hai sempre desiderato. La vita è meravigliosa e stupefacente, anche se questa affermazione può sembrare banale.
Speriamo che questo articolo abbia fatto bene a tutti coloro che vogliono capire come affrontare il cambiamento e che cercano risposte per non perdere la bussola in un momento difficile. Alle persone che sentono di vivere una depressione da cambiamento chiediamo di rivolgersi a qualcuno in grado di fornire il giusto supporto, come uno psicologo o uno psicoterapeuta.