Giurisprudenza è una buona scelta? Ecco 7 fattori da considerare
Prima di scegliere a quale facoltà iscriverti ti stai facendo un mucchio di domande. È giusto, sarebbe strano il contrario. Tra le varie opzioni ti stuzzica anche l’idea di iscriverti in Giurisprudenza, ma sei pieno di dubbi a riguardo. Ok, è arrivato il momento di chiarirti le idee, ci sono moltissimi vantaggi nel conseguire una laurea in diritto, ma c’è anche qualche svantaggio? Ovvio, l’iscrizione a un corso di laurea e la scelta di un percorso universitario può avere sempre i suoi pro e i suoi contro. Ma cerchiamo di focalizzarsi su quali sono i fattori da considerare prima di scegliere giurisprudenza una volta per tutte.
Laurea in giurisprudenza: una buona idea?
Scegliere la facoltà di Giurisprudenza non è facile. Pianificare cinque lunghi anni di studio, non è esattamente per tutti. Eppure l’idea non ti dispiace del tutto. Hai la motivazione, ti piacerebbe lavorare nel campo del diritto, avere conoscenze che ti permettano di comprendere aspetti molto interessanti della nostra società. Se c’è ancora qualcosa che ti frena è perché non hai le idee ben chiare. Per sanare i tuoi dubbi sul da farsi abbiamo scelto di scrivere questo articolo e di raccontarti perché, secondo noi, ci sono sette buoni motivi per iscriversi a Giurisprudenza: è una buona scelta.
1. Laurea in Giurisprudenza: classico intramontabile
Una laurea “tradizionale”, un corso di studi universitari che esiste praticamente da secoli (con moltissime variazioni, certo), che suscita sempre molta reverenza. “In cosa è laureato?” “In Giurisprudenza”, quando una conversazione si apre così, dalla parte di chi riceve la risposta c’è sempre un’aurea di grandissimo rispetto dinanzi alla persona che ha scelto di conseguire una laurea in diritto, materia complessa, difficile da studiare e interpretare, e soprattutto, che implica sforzi lunghi e costanti.
2. Diritto e burocrazia
Se hai deciso di studiare diritto sappi che avrai una marcia in più: per te il mondo della burocrazia non sarà una giungla incomprensibile e intricata. Quando ascolterai un telegiornale o leggerai un quotidiano avrai sempre nozioni in più con cui elaborare le informazioni, saprai di cosa si sta parlando. In breve, avrai maturato una visione delle cose più ampie e comprensiva. Unica pecca, spesso ti troverai subissato di persone che al posto di scegliere di studiare giurisprudenza hanno preferito continuare a fare domande agli amici che, invece, lo hanno scelto. Quando qualcuno non saprà interpretare un decreto, o qualsiasi altra cosa riguardante diritto e legge, verrà da te convinto che tu sappia tutto, praticamente tutto.
3. Studiare Giurisprudenza: studiare davvero
Sembra uno slogan anni Novanta, ma è la verità. Lo studio del diritto e della giurisprudenza è rigoroso, non risparmia nessuno. Se da qualche parte nel mondo esistono università e facoltà in cui ci sono studenti che possono permettersi di presentarsi all’esame quasi senza aver studiato… be’, questo in un corso di laurea in Giurisprudenza è praticamente impossibile. Se non hai una buona preparazione, per non dire ottima, il rischio che di beccarsi la bocciatura o un pessimo voto è altissimo. Per questo studiare e conseguire una laurea in giurisprudenza significa imparare a studiare, davvero, anche qualsiasi altra materia e argomento.
4. Trovare lavoro con la laurea in Giurisprudenza
Ci dispiace, ma è così. I laureati in Giurisprudenza ottengono un lavoro in molto meno tempo rispetto ad altri laureati. Per loro non si aprono solo le porte dell’avvocatura, che rappresenta soltanto uno dei canali professionali. Ci sono moltissimi concorsi pubblici che richiedono esplicitamente laureati in quel settore. Oppure, sempre di più nell’arco degli ultimi anni, ci sono impieghi di nuova generazione, perfetti per coloro che non temono la libera professione e per i quali c’è molto spazio nel mondo del lavoro nell’ambito della giurisprudenza, soprattutto di questi tempi: consulenti, formatori, e molto altro.
5. Le infinite branche del diritto
Qualcuno sostiene, senza imbarazzo, che i corsi di laurea in Giurisprudenza siano terribilmente noiosi. Smentiamo una volta per tutte questa insinuazione. Anche se il diritto sembra, a primo avviso, una disciplina mnemonica, non lo è affatto. Solo la piena comprensione dei concetti porta alla conoscenza, e di conseguenza all’applicabilità della materia. Una volta che ti saranno chiari i meccanismi diventerà quasi come un gioco e apprenderai leggi e concetti in men che non si dica. Non ti annoierai mai. Inoltre studiare diritto consente di muoversi tra molti diversi argomenti, una varietà quasi spiazzante, dal diritto romano a quello privato, dal tributario all’internazionale. Quante branche del diritto esistono? Non lo sai? Tante, tante quante sono le occasioni per imparare qualcosa di nuovo e stimolante.
6. Gli studenti di Giurisprudenza: una comunità
Studiare all’università è sempre un’esperienza trasformativa, ma per alcuni segna una vera e propria epoca. Si dice che ci sia molta competizione all’interno. Ed è un’altra cosa che vogliamo assolutamente smentire. Lo vediamo tutti i giorni, dai nostri studenti di Giurisprudenza a Lecce, che ci dimostrano come lo studio possa avvicinare, unire, creare rapporti di amicizia e solidarietà. Chi ha studiato legge sa cosa significa e condivide con i “colleghi” sparsi ovunque un’esperienza impegnativa e soddisfacente. Nei tuoi colleghi di corso troverai sempre una spalla, qualcuno che avrà piacere a organizzare lunghe sessioni di studio con te, o anche, semplicemente, una gita fuori porta per rinfrescare il cervello.
7. Gli sforzi vengono ripagati
Sì, è lunga la strada. Cinque anni sono tanti. Eppure, anche se la frase suona banale, passano in fretta. E soprattutto, una volta che passano lasciano una scia di soddisfazione. Quell’entusiasmo che porta moltissimi a fare immediatamente l’esame per entrare nel campo dell’avvocatura, dopo un tirocinio che mette alla prova e regala occasioni straordinarie di apprendimento. Vogliamo dirlo anche se non pensiamo assolutamente che debba essere la ragione numero uno per cui scegliere questo corso di laurea, ma è la verità. Le professioni di chi ha studiato Giurisprudenza sono molto ben pagate!
I corsi di laurea in Giurisprudenza
Cosa ti aspetta se scegli di studiare presso la facoltà di Giurisprudenza. Un corso di laurea della durata di cinque anni, come previsto dalla legge italiana, che stabilisce che la laurea in Giurisprudenza sia a ciclo unico e non come le altre divise in corso di laurea triennale e corso di laurea specialistica. Alcuni corsi erogano anche dei corsi di laurea triennale, ma ovviamente non consentono di avviarsi alla professione.
I piani di studio, invece, vengono scelti dalle singole facoltà e pianificate secondo ordinamenti differenti. La facoltà presso l’Università Niccolò Cusano a Lecce rispetta gli standard della formazione universitaria in diritto a livello nazionale e internazionale, con il vantaggio di una proposta di apprendimento a distanza.