Guida di Lecce a misura di universitario: le 10 cosa da fare e vedere

Lecce si sta imponendo sempre più come una città d’arte da visitare assolutamente almeno una volta nella vita, e non solo d’estate. Per questo lo staff dell’Università Niccolò Cusano di Lecce ha voluto redigere una speciale guida di Lecce a misura di universitario, indicando le 10 cose assolutamente da fare e visitare in città.

Guida di Lecce a misura di universitario

Vediamo insieme, dunque, le meraviglie della città salentina, leggendo questa guida turistica di Lecce, con una speciale menzione alle ghiottonerie da assaggiare assolutamente dopo un giro alla scoperta della città e dei suoi monumenti.

La gastronomia (o meglio, l’enogastronomia) è, per gli universitari, un modo fondamentale per scoprire il carattere salentino fatto di vini dal sapore forte e intenso, di oli profumati e di impasti tirati a mano e insaporiti con le spezie.

Tra i piatti tipici della tradizione leccese è d’obbligo menzionare il rustico e la puccia: sono due pani ripieni l’uno di mozzarella, besciamella, pomodoro, pepe e noce moscata e l’altra arricchita di olive nere e farcita a scelta.

Gli stomaci più allenati, inoltre, apprezzeranno le munichedde (cioè le lumachine).

Per i dolci c’è l’imbarazzo della scelta: si parte con il pasticciotto leccese e si continua con biscotti e dolcetti preparati con la pasta di mandorle.

Infine, una menzione speciale all’interno della guida turistica di Lecce va ai vini: il Negramaro, il Salice Salentino e il Primitivo di Manduria sono solo alcuni dei vini autoctoni salentini che si contraddistinguono per la corposità del colore e del sapore.

Dopo questo piccolo excursus tra le prelibatezze salentine, è ora di dedicarsi alla guida di Lecce a misura di universitario grazie alla quale sarà possibile scoprire bellezze architettoniche e siti archeologici.

Guida di Lecce a misura di universitario, ecco le meraviglie da non perdere

Il centro storico

Attraversando Porta Napoli (eretta nel 1548 in onore di Carlo V) si accede alla città vecchia. Passeggiando tra le stradine del centro storico sarà facile capire perché questa città è stata appellata come “signora del Barocco”: le guglie, i portali, i campanili, le case… tutto è ispirato al movimento architettonico.

Tra le vie del centro sarà suggestivo ammirare le vecchie botteghe artigiane dove si lavora la pietra e la carta pesta.

Poi, continuando a leggere la guida turistica di Lecce, ci si troverà in piazza Sant’Oronzo dove si apre la bellissima Villa Comunale (cioè i giardini), dove sarà possibile effettuare una breve sosta prima di continuare nella scoperta del centro della città.

Inoltre, sarà possibile visitare la Chiesa di Santa Maria della Provvidenza, in piazzetta Baglivi, e la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli in piazzetta Addolorata.

Infine, rimarrete estasiati nell’ammirare il cinquecentesco Palazzo Adorno e la Basilica di Santa Croce, simbolo della città e del barocco leccese.

L’anfiteatro romano

Nel II secolo d.C venne edificato questo bellissimo teatro che ancora oggi è possibile ammirare in tutta la sua magnificenza anche se alcune sue parti rimangono nascoste sotto la centralissima Piazza sant’Oronzo.

Oggi il teatro fa da cornice a manifestazioni e concerti, tanto da essere diventato fulcro e simbolo della cultura leccese e salentina.

Il Castello di Carlo V

Tra le bellezze architettoniche del capoluogo salentino – importanti da segnalare all’interno di una guida della città di Lecce – indiscutibilmente da inserire all’interno di una guida di Lecce a misura di universitario il Castello di Carlo V.

Il castello si trova sempre nei pressi di piazza sant’Oronzo e arricchisce il centro storico di storia e bellezza.

Nello specifico, venne edificato nel 1539 su progetto dell’architetto Gian Giacomo dell’Acaya. Oggi il Castello è sede dell’Assessorato alla Cultura e le sue sale sono utilizzate per eventi cultuali, mostre d’arte e immancabili manifestazioni enogastronomiche.

Da visitare il bellissimo Salone della Duchessa situato al primo piano del castello, caratterizzata da una volta a crociera e costoloni sorretti da capitelli tardo gotici scolpiti con decorazioni a foglie e figure allegoriche.

Il Duomo

Rappresentante indiscusso dello stile barocco salentino, il Duomo di Lecce è il fulcro della vita religiosa della città.

Il Duomo ha due ingressi: una facciata principale più sobria e una laterale dove lo stile barocco viene fuori in tutta la sua intensità, culminante con la statua del patrono Sant’Oronzo.

L’interno anche segue le linee del barocco leccese caratterizzato da pregevoli stucchi, marmi, altari lignei con inserti dorati, bronzi dorati e ampie tele di grande valore artistico.

La Basilica di Santa Croce

Infine, nella nostra guida della città di Lecce, segnaliamo questa chiesa, attigua al monastero benedettino, è un classico esempio del barocco leccese, pur essendo stata costruita su una preesistente base in stile rinascimentale.

La chiesa fu progettata e costruita tra il XVI e il XVII secolo ad opera di tre grandi architetti salentini: Riccardi, Penna e Zimbalo.

Il risultato fu sorprendente: gli elementi rinascimentali si fondono alla perfezione con la ricercatezza barocca in un’armonia di forme e strutture che rendono la chiesa un esempio di straordinaria bellezza architettonica.

Vi è piaciuta la nostra guida di Lecce a misura di universitario? Avete altri luoghi da segnalare? Ditelo nei commenti!


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