Lunghezza tesi triennale: ecco i parametri da conoscere
Volete sapere qual è la giusta lunghezza della tesi triennale? Siete ossessionati dal numero di pagine e questo vi impedisce di concentrarvi abbastanza sul vostro lavoro?
In questo articolo lo staff della Università online Niccolò Cusano di Lecce ha intenzione di fornire dei consigli spassionati su come scrivere la tesi, quali sezioni inserire e – ovviamente – quante pagine farla lunga.
Iniziamo dal principio (nonché dalla cosa più importante): non c’è una regola precisa che definisce il numero di pagine della tesi!
Non per questo, comunque, si deve tralasciare di avere alcune accortezze. Generalmente, le linee guida universitarie dicono questo:
- Tesi di laurea di primo livello (Triennale): lunghezza dalle 40 alle 80 pagine durante le quali è fondamentale dimostrare di possedere le competenze di base del corso di studi utilizzando strumenti teorici, metodologici e comunicativi.
- Tesi di laurea specialistica (Magistrale): lunghezza dalle 80 alle 150 pagine. In questa tesi è importante specificare le proprie conoscenze in maniera approfondita ed analitica, presentando i dati in possesso ed interpretandoli.
- Tesi di master: lunghezza media di 70 pagine. Si tratta di una tesi redatta spesso in seguito ad uno stage o ad un tirocinio formativo, dunque andranno spiegate le proprie competenze professionalizzanti, spiegando quelle che sono state le pratiche messe in atto nel corso dell’esperienza lavorativa.
- Tesi di dottorato di ricerca: lunghezza media di 190 pagine. Si tratta di un lavoro protrattosi per lungo tempo e deve essere dotato di originalità scientifica.
Tesi di laurea triennale: Melius abundare sive deficere?
Prendiamo in prestito questa famosa formula latina e riadattiamola alle nostre esigenze: nel redigere la tesi di laurea del triennio formativo universitario, non sempre è bene “abbondare” bensì alcune volte è meglio “scarseggiare”.
Questo non vuol dire che una tesi di laurea corta sia un lavoro sciatto, anzi! Molto spesso è il contrario: tesi eccessivamente lunghe finiscono per essere poco interessanti, ridondanti e contraddittorie.
La tesi triennale, infatti, serve anche per prendere confidenza con il metodo di scrittura e di analisi dei documenti in vista della redazione della tesi di laurea magistrale. Per questo non serve scrivere 200 pagine inutili ma è meglio concentrarsi sul focus della tesi e arrivare alla redazione di una settantina di pagine che siano davvero perfette.
Padroneggiando l’argomento scelto con il relatore sarà facile eseguire un lavoro di sintesi e di limatura delle parti superflue, tuffandosi senza paura nell’argomento con la consapevolezza di doverne acciuffare il vero significato, scartando l’inutile.
Questo è da fare non solo al momento della scrittura, ma anche in una fase preliminare di scelta della tematica: è impensabile – ad esempio – di fare una tesi di laurea su Pierpaolo Pasolini in maniera generica prendendo come testi-chiave tutti quelli scritti su di lui (o da lui).
Molto meglio è concentrarsi su un determinato aspetto delle sue opere o su una particolarità stilistica. Andare a colpire “la nicchia” significa anche presentarsi davanti alla commissione di laurea consci del fatto che l’analisi e il lavoro di indagine sarà molto più apprezzato.
Sul piano stilistico, la tesi deve essere scritta in modo chiaro e preciso, utilizzando frasi brevi e spezzando i paragrafi troppo lunghi, evitando ripetizioni e espressioni ridondanti ed eliminando le digressioni.
Parti della tesi: ecco quelle da non dimenticare
Anche se si decide di rispettare la regola di non scrivere una tesi di laurea troppo lunga, ci sono delle parti del lavoro che devono necessariamente essere presenti. Vediamole insieme…
Indice della tesi
L’Indice della tesi riporta l’intera struttura della tesi di laurea, ne elenca quindi le parti principali (Introduzione, Capitolo 1, Paragrafo 1…) come i titoli. Di ogni parte viene indicato anche il numero di pagina.
È la prima parte che deve essere scritta della tesi di laurea – prendendo spunto dalla scaletta – e andrà sempre concordata e validata dal docente relatore, anche in caso di cambiamenti in corso d’opera.
Introduzione, corpo del testo e conclusione
Nell’introduzione tesi deve essere riportato il focus del lavoro, riportandone brevemente l’argomento, le caratteristiche e la metodologia utilizzata. Inoltre va indicata anche la struttura interna della tesi, spiegando cosa si leggerà in ciascun capitolo.
L’introduzione deve avere una lunghezza di una decina di pagine al massimo e il testo deve essere diviso in paragrafi.
Il corpo della tesi è la struttura portante, quella dove si analizza il lavoro svolto. Si articola in più capitoli dove sono riportati analiticamente i temi annunciati nell’introduzione.
Infine, la conclusione della tesi di laurea deve esporre in maniera sintetica e sistematica i punti principali della tesi, spiegando i risultati ottenuti.
Bibliografia tesi
Al termine del lavoro, va inserita la bibliografia: qui devono essere riportati tutti i testi utilizzati per avvicinarsi all’argomento trattato, gli articoli di giornali e anche la sitografia. La lunghezza varia dalle due alle tre pagine, a seconda di come viene organizzato l’elenco puntato.
Avete trovato utili i consigli dello staff della Unicusano di Lecce? Non ci resta che augurarvi buon lavoro.