Come prepararsi per un concorso pubblico: 7 consigli da seguire

In questo articolo affronteremo un discorso serio e una questione per molti spinosa: come prepararsi per un concorso pubblico. Da chi vuole sapere come diventare carabiniere, passando per chi sogna di lavorare in una biblioteca dopo aver conseguito la laurea in lettere. Sono tante le opportunità che nascono e si consolidano per chi ha vinto un concorso pubblico, proprio per tale motivo spesso le aule i cui vengono realizzati sono strapiene. La posizione professionale nel contesto della pubblica amministrazione fa gola a molti. I motivi sono semplici: orari di lavoro ridotti e gestibili, un buon stipendio, molte garanzie. Una gallina dalle uova d’oro per le tante persone alla ricerca di un impiego. Ma se il detto “che vinca il migliore” è ormai diventata una battuta un po’ retro e soprattutto retorica, è il caso di riportarlo in auge. Con una buona preparazione puoi davvero contare su conoscenze specifiche, le uniche che possono metterti in condizione di superare le prove scritte e gli eventuali orali necessari per valutare le tue competenze e scegliere se affidarti una posizione professionale.

Come prepararsi a un concorso pubblico

come preparare un concorsoAbbiamo pensato di fornirti 7 validi consigli per preparare un concorso pubblico. Prima di addentrarci meglio in ogni singolo titolo crediamo che sia opportuno ricordare a tutti che una delle prime regole, che riguardano gli esami in generale e non soltanto i concorsi pubblici, è quella di mettere a punto un buon metodo di studio. Pertanto se ancora non ne hai uno è sicuramente una buona idea quella di darsi da fare e di crearsene o impararne uno.
Noi daremo per scontato che tu faccia parte di una categoria di studenti che ha già trovato la sua modalità preferita ed efficiente per affrontare ingenti quantità di materiale di studio, e pertanto andiamo avanti con la nostra lista di consigli per preparare concorsi.

1. Studiare il bando

Ogni concorso pubblico prevede un bando. Ci stupisce ogni volta venire a conoscenza del fatto che alcune persone si recano ai concorsi senza prima aver letto il bando. Ma come si pretende di prepararsi al meglio per un concorso senza avere ben chiaro quali sono i requisiti richiesti!

Grazie al bando puoi carpire importanti informazioni, riguardanti il numero e il tipo di prove che dovrai affrontare e con queste informazioni puoi organizzare lo studio in anticipo e strutturando il metodo in base a ciò che ti aspetta, soprattutto in base agli argomenti. In alcuni casi il bando stesso offre consigli in merito a eventuali manuali specifici consigliati. Non perdere tempo e scarica subito il bando del concorso. Anzi, la prima fonte da studiare è proprio questa.

2. Tempistiche e organizzazione

Ora che hai un’idea di quali sono le materie che devi studiare per affrontare le prove di un concorso pubblico devi passare all’azione. Prima ancora di fiondarti sui libri però c’è un aspetto non secondario che rischi di trascurare e che ci teniamo a ricordare a tutti: l’organizzazione relativa ai passaggi burocratici che sovente sono previsti dai diversi tipi di concorso.

Cerca con attenzione quanto tempo hai per candidarti dopo la pubblicazione del bando e se la gara prevede una banca dati da studiare, e di conseguenza quali tempistiche devi pianificare per gestire tutto senza farti sfuggire niente rischiando di perdere la tua organizzazione. Non sempre si ha molto tempo a disposizione, ma un piccolo segreto è quello di prendere in considerazione un concorso come parte di una preparazione più ampia. Se anche non dovessi superare quello che hai previsto nello specifico ne subentreranno altri a cui partecipare. Dunque continuerai a prepararti e accumulerai un bagaglio sempre più corposo.

3. Misurare quanto studiare per un concorso

Hai capito come accedere a un concorso pubblico grazie al bando che hai letto, in cui ti viene spiegato con attenzione quali sono i requisiti di accesso e i criteri di selezione e valutazione. Adesso come fai a capire quanto tempo impiegherai a prepararti? Sei a conoscenza del tempo che hai a disposizione, manca soltanto un ulteriore fattore per comprendere come organizzare il planning di studio nello specifico, ovvero sapere quanto materiale devi studiare. Quanti libri, manuali o altro. Una volta quantificato il materiale ti sarà più semplice suddividere la quantità per il tempo che ti rimane prima di affrontare le varie prove.

4. Sapere precisamente quando studiare

Un altro consiglio riguarda quando studiare nel corso del tempo che hai stabilito. È molto importante comprendere quali sono i momenti più propizi all’apprendimento. Calendario alla mano, se hai deciso di dedicare allo studio due ore al giorno (possono essere di meno o di più a seconda dei tuoi impegni personali o professionali) cerca di capire dove sia meglio collocare concretamente quelle due ore. Se lavori tanto e sai di non avere tanto tempo a disposizione è meglio riservarsi sempre il week end, valutando bene anche i tempi di riposo per evitare di andare in burn out.

L’importante è fissare il tempo di studio nei giorni in cui si può davvero studiare, perché saltare la tabella di marcia può creare frustrazione e stress, due elementi che di certo non agevolano i processi di studio.

5. Fare delle simulazioni

studiare per un concorsoSappiamo bene che i concorsi possono generare ansia, ma non bisogna mai ricordarsi che la nostra vita non dipende dalla valutazione di quelle prove. È bene tenerci in particolar modo, ma non è un bene stressarsi o fare una tragedia in caso di risultati negativi inaspettati. Ma veniamo a un consiglio che ha aiutato moltissime persone a superare i concorsi pubblici in modo più semplice.

Oltre alla preparazione teorica classica, fatta di studio approfondito, è sempre bene anche prepararsi “praticamente”. O meglio, fare delle simulazioni delle prove ed esercitarsi con eventuali quiz o altre prove specifiche che sai che ti capiteranno.

6. Ansia, impara a volergli bene

Gli ultimi due consigli riguardano fattori meno tecnici e più personali, ma ciò non significa che siano meno importanti. Stiamo parlando, in questo paragrafo, dell’ansia. Non vogliamo fare affermazioni perentorie come “niente ansia”, oppure sminuire l’evento a cui ti stai preparando dicendoti “che sarà mai!”, anzi vogliamo rassicurarti sul fatto che l’ansia è perfettamente normale in questi momenti. Se percepisci che diventa particolarmente forte e ingestibile sappi che si può fare molto per stare meglio, compreso valutare di iniziare un percorso di psicoterapia.

Si può imparare molto bene a gestirla soprattutto “volendole bene”. Ricordati che quello stato d’animo nasce da una parte di te ferita, insicura, spaventata, che ha diritto di essere coccolata e non eliminata o scacciata via. Yoga e meditazione da sempre sono buoni alleati, ma ognuno può trovare la propria strada per “scaricare l’energia” e per esprimere positivamente le proprie tensioni.

7. Scegliere il concorso giusto

Infine vogliamo darti un consiglio spassionato, anche se può sembrarti controcorrente. Ovvero: sei proprio sicuro di voler partecipare a un concorso pubblico. Se stai pensando di farlo contro il tuo vero volere forse faresti meglio a pensarci due volte. Sai, molte persone si chiedono come diventare carabiniere perché hanno da sempre il desiderio di intraprendere quella carriera, e queste persone sanno cosa vuol dire “motivazione”. Poi ci sono persone che fanno concorsi pubblici perché navigano a vista e non sanno esattamente cosa fare nella vita. È proprio a queste persone che ci rivolgiamo quando diciamo “pensateci bene”. È vero, la vita è imprevedibile e non si sa mai, può sempre succedere che si aprano delle porte dove non sembrava esserci nemmeno uno spiraglio. Ma il nostro consiglio di fondo era questo: fai quello che ti fa stare bene!

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